I nostri allenatori al Polo Nord!! Non finiscono mai di stupirci!
Norh Venice Lagunartic – Saint Julien Park
boulettin # 1
Stanno incontrando estreme condizioni metereologiche i nostri due tecnici Massimo Rossetto e Diego Doga’, impegnati nell’impresa “Venice Artic Paddling”.
Nonostante le condizioni meteo avverse “forte vento da Nord Nord-Est, cambio di marea e spessore dei ghiacci”, i due esploratori sono partiti comunque nel tentativo di portare a termine la prima tappa.
Dopo aver consultato Juzepe PEENZO, guida inuit del Saint Julien Park, i nostri due tecnici hanno ricevuto il benestare per la loro partenza.
La guida ha loro dedicato un tipico rito propiziatorio inuit che accompagna i cacciatori dei ghiacci nelle loro imprese, il cui motto è “naa bevuua dee un goto de rosso…Bon!“. Dopo la parte tradizionale, anche la parte formale ha dato il suo assenso: il Capitano dei Ranger del Saint Julien Park, cpt. Jorge GHEZZO (di lontane origini italiane), fatti i controlli di rito sui materiali e ricordate le regole inut delle uscite sul pack, ha accompagnato personalmente Massimo e Diego al Saint Julien Wood Pontoon Cap, punto di partenza della spedizione. Le condizioni si sono subito mostrate molto impegantive; dopo un difficile imbarco hanno tentato di raggiungere l’Inside Sepia Gulf ma lo strato di ghiaccio era troppo spesso e dopo una serie di tentativi i due intrepidi hanno cambiato rotta. Girate le prue in direzione Rowing Mestre Point (storica base di balenieri) a poche centinaia di metri hanno dovuto rinunciare per le enormi difficoltà nell’avanzamento. Nella base, molti balenieri hanno sostenuto con canti inuit dalle banchine i tentativi di avvicinamento. Il forte freddo ha messo a dura prova i due esploratori che prima di rientrare, hanno tentato una sortita verso Rat’s Islands, dato che con la sua posizione protetta e con ghiacci di minor spessore, appariva raggiungibile. L’isola è stata raggiunta, i due sono sbarcati per una piccola sosta e sono subito ripartiti prima che la notte artica si avvicinasse!
Le foto sono state scattate da Matteo Bertolin, che accompagna gli esploratori.