Riportiamo una lettera pubblicata dal Gazzettino nella rubrica “Lettere & Opinioni”

Sabato pomeriggio, una giornata meravigliosa, e in mezzo alla splendida laguna di Venezia puntini rossi, gialli, verdi…
Spesso ci si chiede cosa deve dare lo sport; divertimento, condivisione, aggregazione. Capita però che ragazzi con disabilità, si trovino in difficoltà nella scelta di uno sport adatto a loro. Quando si è piccoli c’è la psicomotricità, ma quando si incomincia a crescere che si fa? Dagli sport di squadra si è esclusi, in quelli singoli manca la condivisione, ma fortunatamente a Mestre c’è un’isola felice, il Canoa Club Mestre. Un posto meraviglioso dove ragazzi normali e “diversi” fanno sport insieme.
Con il bel tempo si va in canoa e d’inverno quando è brutto, palestra e piscina. Fortunatamente, anche per noi genitori, un posto dove lasciare i nostri figli con serenità, sapendo che si divertiranno e faranno un po’ di movimento.
Vorrei ringraziare in modo particolare il signor Giorgio e Diego Dogà, una pazienza che si riscontra in pochissime persone, un modo di porsi con tutti i ragazzi che dovrebbe essere d’esempio per molti allenatori che pensano che lo sport sia solo “arrivare”, per di più se avranno le capacità, arriveranno anche i nostri!
Grazie anche ad Andrea ed Angela che li supportano e la segretaria, sempre molto gentile.

Francesca Braga
Martellago

fonte: Lettere&Opinioni, Il Gazzettino – Venerdì 22 marzo 2013