I più vivi complimenti da parte di tutto il club ad Andrea Bertoldo, neo laureato in Scienze motorie presso l’Università degli Studi di Padova, con una tesi triennale intitolata “Indagine sull’inflluenza degli integratori alimentari vegetali ‘adattogeni’ nell’attività motoria e sportiva”.
Di seguito l’abstract del suo interessante lavoro!
Complimenti Dottore!!
Le droghe adattogene vengono spesso utilizzate negli integratori alimentari destinati ad uso sportivo e non grazie alla loro azione, non del tutto certificata, di aiutare l’organismo umano ad aumentare le resistenze aspecifiche in situazioni di stress.
L’utilizzo di queste piante ha avuto inizio in quelle che vengono considerate Medicine Tradizionali moltissimi anni fa.
Gli adattogeni possiedono una notevole variabilità chimica e presentano “pool” di principi farmacologicamente attivi, responsabili della risposta nell’organismo.
In Italia la commercializzazione di tali prodotti negli integratori alimentari è regolamenta da una normativa specifica che identifica le piante utilizzabili e non.
Le piante con proprietà adattogene, considerate in questo elaborato, sono: l’Astragalus membranaceus, la Rhodiola rosea, la Withania somnifera, la Schizandra chinensis, la Pausinystalia yohimbe e la Mucuna pruriens.
Per definizione gli adattogeni dovrebbero essere innocui ed apportare dei benefici nell’organismo, tuttavia questi presupposti non vengono sempre garantiti, mettendo a repentaglio la salute degli utilizzatori.
Poiché i meccanismi di azione delle droghe adattogene non sono ancora stati del tutto chiariti, l’analisi è stata condotta sugli effetti osservabili e misurabili indotti dallo stress psicofisico e dalla fatica. Sono state considerate poi le possibili azioni immunostimolanti ed antiossidanti di queste sostanze.
Ad oggi non è stata dimostrata scientificamente la loro reale efficacia e l’assenza di effetti collaterali e nocivi per l’organismo; pertanto, a salvaguardia della salute, vanno utilizzate con cautela e trattate come sostanze medicinali.