Gli amici di Cagliari a Venezia

Dopo la pausa invernale, riprendiamo le uscite sociali per l’anno 2011.
Iniziamo ripetendo l’esperienza dello scorso anno con gli amici di Cagliari, che sabato 12 marzo torneranno a trovarci per andare assieme a Venezia e verso Burano (meteo permettendo).

Il ritrovo a S. Giuliano è previsto per le ore 9.30, il rientro, dopo un pranzo al sacco, nel tardo pomeriggio.
Per ulteriori informazioni ed adesioni:
Resp. settore turismo – Sandro – Tel. 331 9062929   —   mail turismo
Nella sezione “Foto” sono state inserite parte delle foto scattate domenica scorsa a Venezia in occasione del carnevale.
  
Questo è il racconto del giro come vissuto da Adriano:

L’appuntamento e’ alle 10.30 a Punta S. Giuliano.
Puntualmente in ritardo ci contiamo, siamo in 11, una squadra !
Ci sono gli ardimentosi Adriano, Andrea, Luigi, Olinto, Roberto e Sandro, assieme alle splendide Luciana, Micol, Olita, Raffaella e Vallj.
Preparate le imbarcazioni, con rigorose scelte tecniche ( colore e numero progressivo), ci avviamo all’imbarcadero e pronti, via ! siamo gia’ in acqua.
Temperatura ideale, terreno in ottime condizioni e pubblico delle grandi occasioni… scusate, questa e’ un’altra cronaca.
Temperatura ideale, poca onda e gruppo affiatato, chiacchierando e pagaiando la laguna si attraversa rapidamente ed arriviamo al canale di Cannaregio, porta di ingresso alla citta’.
Dalle rive arrivano i primi complimenti e comincia la sequenza di scatti fotografici da parte dei turisti che ci accompagnera’ per tutto il percorso.
Passiamo sotto al ponte delle Guglie e ci inseriamo in Canal Grande.
Il traffico e’ notevole e si balla un po’, noi umili e prudenti ci mettiamo a bordo riva ed impavidi proseguiamo verso Rialto.
Il colpo d’occhio e’ sempre magnifico, dall’acqua poi vedi cose che voi umani non potete immaginare.. ops !, dall’acqua vedi cose che dalle calli non noti.
Da Rialto cominciamo ad incrociare altri canoisti, tutti ben decisi ad arrivare fino San Marco.
Noi , conoscendo bene il lavorio delle onde del bacino, e sotto la guida esperta del nostro capobranco Sandro, preferiamo perderci, in senso letterale, nei canali e canaletti interni.
A Luigi, in avanscoperta per questioni fotografiche, veniva continuamente rivolta la richiesta: cosa c’e’ dietro l’angolo ?
Non era filosofia, ci eravamo proprio smarriti, ed abbandonando il romanticismo del “perdersi a Venezia” si chiedono informazioni a due indigeni.
Tornati sulla retta via a grandi falcate torniamo a Rialto, dove causa marea calante gli spazi per salire a riva sono quasi inesistenti, se non perigliosi, pero’ il nostro capobranco riesce a risalire e, novella Locandiera, a rifornirci di pizza al taglio e bibite gasate ( tipico desinare lagunare)
Rifocillati ripartiamo e, traversato nuovamente il Canal Grande, ci indirizziamo verso il canale della Misericordia, chiesa e palestra dei primi fasti Reyerini.
Qui inizia la ricerca del “ panificio che conosco che prepara le frittelle veneziane”….. naturalmente chiuso di domenica, mentre dalla riva due gentili damigelle ci informano che passati due ponti e girato per due calli troveremo altro panificio, non notando, le gentildonne, che noi in canoa siamo e non certo a piedi o a cavallo…
Ci rituffiamo di nuovo in laguna, non in senso letterale, e cominciamo il rientro,
La marea e’ amica e riusciamo a “ surfare “ sulle onde, risparmiando preziose energie che a questo punto non sono molte.
Arriviamo al molo di partenza, espressioni di soddisfazione sui visi, una giornata da circoletto rosso